Manifesto
Noi proclamiamo la bellezza profonda della lentezza: il tempo lungo dell'attesa, dell'errore, del dubbio, è il vero fuoco che forgia l'opera.
Crediamo nel disegno come pensiero: ogni tratto è una decisione, ogni linea un frammento di visione incarnata.
Rifiutiamo l'urgenza sterile della velocità, del prodotto immediato, dell'arte-merce: ciò che ha valore nasce nel silenzio e si affila nel tempo.
Onoriamo i grandi maestri italiani non per imitarli, ma per incendiare la nostra volontà creativa alla loro fiamma.
Vogliamo un'arte che affondi le radici nel Rinascimento e nel Barocco, che ne assorba l'essenzialità, la tensione, la profondità.
Dichiariamo che l'imperfezione è vita: la sbavatura, il segno grezzo, il ripensamento sono tracce preziose del passaggio umano nell'opera.
Esaltiamo la materia, i pigmenti, le colle, i leganti, i supporti come elementi vivi, da conoscere, rispettare e dominare.
Abbracciamo la scienza e la tecnologia non come oracoli, ma come alleate della mano, strumenti della mente e del cuore.
Rivendichiamo la necessità di un ambiente fertile, dove l'artista possa sbagliare, dubitare, rialzarsi, crescere: la bottega è comunità.
Proclamiamo il valore dell'autoconoscenza attraverso l'immagine: chi non sa vedere dentro di sé, non può creare per il mondo.
Vogliamo un'accademia della trasformazione interiore: ogni opera è la crisalide di un cambiamento, ogni quadro un ritratto dell'anima.
La Mirabile Fucina è il nostro campo di prova: non tempio sterile, ma officina incandescente dove il metallo dell'artista si piega, si tempra, si rivela.
Con questo manifesto chiamiamo a raccolta tutti coloro che vogliono creare con lentezza ardente, fedeli al dubbio, armati di visione, pronti a riscrivere il futuro affondando le mani nella cenere del passato.